Pubblicato in Ratio News
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili il 30.10.2015 ha pubblicato le linee guida per l`informativa e la valutazione della crisi d`impresa.
Si tratta di un documento finalizzato a indirizzare i professionisti nell`individuazione tempestiva di uno stato di crisi aziendale, nonché per l`effettuazione di un attento monitoraggio dello stesso.
Il documento in questione mette in luce i possibili elementi di conoscibilità che operatori o soggetti che intrattengono rapporti con società in difficoltà possono acquisire per comprendere il reale stato di salute in cui le imprese versano. In particolare, sottolinea che una valutazione sullo stato di crisi rappresenta la sintesi di considerazioni molto complesse, sia per i soggetti interni (amministratori e soci) sia esterni (finanziatori e creditori) all`impresa.
Non bisogna neanche sottovalutare l`importante ruolo che sono chiamati a svolgere gli organi di controllo, al fine di effettuare accurate valutazioni in merito al corretto funzionamento dell`attività aziendale, nonché del suo monitoraggio. Sono, infatti, presenti numerosi rimandi ai principi di revisione sul tema della continuità, così come alle Norme di comportamento del collegio sindacale.
Il documento si propone di chiarire maggiormente un concetto spesso “opaco“, intesa come poca chiarezza, con la quale si definisce lo stato di crisi aziendale, problematica che acquista ancora maggior rilevanza se si considera una altrettanto elevata scarsa conoscenza della materia da parte di soggetti che non hanno dimestichezza con la gestione aziendale. Mantenendo un occhio alla governance, ma anche al bilancio, vengono definiti i concetti di insolvenza, crisi, ma anche solo temporanea difficoltà.
Si tratta di temi di forte attualità se si considerano le recenti modifiche introdotte alla normativa fallimentare, nonché i lavori in corso da parte di una apposita Commissione Ministeriale istituita per riformare la disciplina inerente la crisi dei soggetti giuridici.
Passando alla struttura del documento, la prima sezione affronta il tema in una matrice giuridica. Segue poi una seconda parte più aziendalistica, finalizzata a individuare elementi qualitativi e informativi utili per valutare il dissesto in atto o potenziale, nonché le situazioni in cui lo stato di crisi può risultare reversibile. Viene, inoltre, fatto notare come la visione che deve essere operata al fine di valutare lo stato di crisi non deve avere natura statica, ma dinamica. In atre parole, risulteranno poco significativi gli indicatori, di natura contabile, individuati sui bilanci consuntivi che, prevalentemente, misurano lo stato di salute del passato dell`impresa. Piuttosto, l`analisi deve essere condotta analizzando i trend, risultato di confronti dei dati quantitativi aziendali nello spazio (altre imprese) e nel tempo (nel corso degli anni). Il documento termina con un accurato schema riepilogativo degli elementi atti a definire i possibili stati di crisi.