Pubblicato in Ratio News
Il bilancio, in ottemperanza al principio della prudenza, in presenza dei presupposti, deve tenere in considerazione le passività anche quando queste non risultano ancora determinate nell’ammontare o nella data di loro manifestazione. Il revisore quindi, alla luce di tali elementi di incertezza, deve porre in essere una serie di verifiche incentrate sulla ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori.
Come noto, la voce fondi per rischi e oneri si suddivide in due principali componenti, i fondi oneri, ossia passività certe il cui ammontare e/o la cui data di estinzione sono indeterminati, oppure i fondi rischi, ossia quelle passività la cui esistenza non risulta certa, ma solo probabile.Per quanto concerne i fondi oneri, essi devono rappresentare una stima realistica dell’onere che sarà sostenuto dall’impresa. Tale categoria abbraccia principalmente i c.d. fondi garanzia prodotti, ossia l’impegno, per un certo periodo di tempo, in capo al venditore di farsi cario dei costi connessi a gusti o funzionamento del bene venduto, ma anche fondi rischi meno diffusi, come quelli per operazioni e concorsi a premio.
Le caratteristiche del sistema di controllo interno aziendale, così come le procedure di revisione da applicare, varieranno in relazione della natura e delle caratteristiche dei fondi stessi. Premesso ciò, sono in ogni caso identificabili procedure di verifica comuni per i fondi oneri quali, ad esempio, la verifica della corrispondenza dell’importo in bilancio con il saldo contabile, ma anche il controllo sull’attendibilità di quest’ultimo.
L’impresa dovrà iscrivere un apposito fondo corrispondente al costo che si prevede di dover sostenere per adempiere ai propri impegni. I controlli saranno incentrati nella verifica della ragionevolezza della stima, in particolare rileva che la stessa sia stata effettuata in base all’esperienza passata (dati storici) o con l’utilizzo di elaborazioni statistiche capaci di fornire proiezioni.
Il saldo contabile di chiusura deve essere verificato richiedendo agli amministratori un prospetto riepilogativo dei dati di base, dei calcoli e dei criteri utilizzati per determinare le proiezioni. Su tali informazioni, il revisore dovrà ricontrollare l’esattezza dei calcoli, ma anche verificare la ragionevolezza dei criteri impiegati. Sarà inoltre necessario, in caso di fondi garanzia, confrontare i costi di garanzia contabilizzati con i trend di tali costi, ma anche tenere in considerazione le posizioni aperte in virtù del timing di scadenza del periodo di garanzia.
Inoltre, come anche sancito dai principi contabili, periodicamente devono essere rivisti i parametri utilizzati per l’effettuazione delle stime, affinché si possano apportare le dovute rettifiche. Al pari, le imprese che utilizzano strumenti quali i buoni sconto o i concorsi a premio quale mezzo di fidelizzazione e/o incremento vendite, dovranno stanziare accantonamenti che tengano conto degli impegni realmente assunti. L’importo di tale fondo deve essere stimato in relazione ai buoni che si prevede verranno presentati per il rimborso.