Dal CNDCEC i dati di bilancio delle Srl del settore commercio

Pubblicato in Ratio News

Ad oggi, le S.r.l. sono il principale veicolo societario utilizzato dalle imprese italiane, se ne contano infatti più di un milione, contro 800mila società di persone. Per tale ragione il Consiglio Nazione del Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili in collaborazione con la Fondazione dei Commercialisti ha pubblicato uno specifico documento volto a fornire un quadro comparativo circa le grandezze di bilancio delle imprese operanti nel settore del commercio.

L’Osservatorio sui bilanci nasce dall’esigenza dei commercialisti, ma non solo, di disporre di dati di bilancio comparativi per singolo settore merceologico. Il documento pubblicato in data 19 luglio 2017 propone una serie di dati, frutto di specifiche comparazioni, che permettono di disporre un benchmark in una logica di costruttiva comparazione.

Il documento si apre con un quadro di sintesi circa la numerosità delle S.r.l. in Italia, nonché circa la loro proliferazione nel corso degli anni. Si fa infatti presente che nel 2010 le S.r.l. hanno superato per numerosità le società di persone. Il numero delle S.r.l. è inoltre molto distante dalla modesta numerosità delle S.p.a che a oggi è stimato in un intorno di 30 mila società. Segue poi un paragrafo che analizza il fenomeno in chiave aggregata evidenziando come i valori dal 2013 ad oggi siano in continuo incremento. In questa sezione è presentata la comparazione tra S.r.l. operanti nel settore del commercio (ossia quelle società che come codice ateco dichiarano di appartenere alle categorie 45, 46 e 47) rispetto alla totalità delle S.r.l. attive. Tale analisi è stata effettuata estrapolando i dati da AIDA Bereau Van Dick prima in maniera generica, poi precisando la connotazione commerciale. Ne deriva che le S.r.l. commerciali rappresentano il 20% delle S.r.l. attive, il 93% delle quali con patrimonio netto positivo. Informazione utile in quanto nelle successive analisi tale 7% è stato escluso al fine di non produrre distorsioni nelle rappresentazioni.

L’analisi è condotta sia sulle grandezze di bilancio che in una loro rivisitazione in relazione al numero di addetti. Dai risultati che emergono si evince come la dimensione aziendale incide positivamente sulla performance aziendale. Per quanto invece riguarda gli indici tra il 2014 ed il 2015 si osserva una irrilevante contrazione della giacenza media dei crediti e dei debiti, mentre più significativo risulta sotto il profilo della redditività l’incremento del ROE (3,3%) e del ROI (2,1%). Anche gli indicatori finanziari risultano migliorati.

Lo studio poi analizza i valori di bilancio differenziando le società per dimensioni qualificando come micro-imprese le società con fatturato inferiore ad euro 350mila, le piccole sotto i 2 milioni, le medie tra i 2 e i 10 milioni e le grandi oltre ai 10 milioni. In termini di distribuzione si fa presente che le micro-imprese sono il 15% del totale, contro il 27% delle piccole imprese, il 34% delle medie ed il 41% delle grandi. Le analisi è inoltre differenziata per regione di appartenenza.

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